Trophy of Nations 2019 di Finale Ligure, cosa dicono i nostri rider?

La stagione Enduro World Series 2019 avanza e la data dell’attesissimo evento Trophy of Nations del 28/29 Settembre a Finale Ligure si fa più vicina.
Abbiamo raggiunto alcuni dei protagonisti italiani delle passate edizioni di questa avvincente gara a team per fargli alcune domande, curiosare tra i loro ricordi e immaginare come sarà il ritorno del Trophy of Nations (assente da 5 anni) proprio qui a Finale Ligure.

La particolarità di questa edizione del Trophy of Nations è che oltre ai Team Nazione, ci saranno altre tipologie di squadre (Team Industry e Team Amatori), che daranno modo a tutti i rider di poter formare una squadra e prendere parte all’evento.

Qui tutti i dettagli sul format e l’iscrizione.

Alex Lupato, Andrea Bruno, Davide Sottocornola e Vittorio Gambirasio sono tutti rider velocissimi e di esperienza che hanno corso diverse edizioni del Nazioni, sia in Italia che in Francia.
Alex, Davide e Vittorio sono rider oggi in piena attività agonistica e quindi in base ai loro punteggi di ranking EWS possono pensare e sperare di essere tra i titolari del Team Italia, altri come Andrea che ha oggi lasciato le competizioni ma non la voglia di correre, può comunque pensare di partecipare con altri amici e vedersi nuovamente al cancelletto di una gara di livello mondiale.

Ecco cosa ci hanno detto questi quattro volti noti del nostro panorama enduro nazionale.

Qual è stato il primo Enduro delle Nazioni a cui hai partecipato?
Alex Lupato: Ciao a tutti… WOW mi fate sentire vecchio ora… 2010 a Val D’Allos ed era il mio primo anno in Enduro e credo la mia 5/6 gara!! Mi ricordo ancora il male alle braccia!
Andrea Bruno: Il primo Nazioni cui ho partecipato è stato quello del 2009 al Vars ed ero in squadra con Marco Rodolico e un giovanissimo Vittorio Gambirasio. Per la prima volta provammo la formula francese con i suoi pro e i suoi contro, fu una bella esperienza che ci apri un po’ la mente.

A quanti Trofei delle Nazioni hai partecipato e con chi eri in squadra?
Vittorio Gambirasio: Allora 2009 Vars, 2010 Val d’Allos (Rodolico, Bruno), 2011 Sauze d’Oulx (Lupato, Ducci), 2012 Sauze d’Oulx (Lupato, Ducci), 2013 Val-d’Isere (Lupato, Ducci) dovrebbero essere più o meno giuste…
Alex Lupato: Urca, diciamo che dal 2010 in poi li ho corsi tutti e per due volte come squadra Italia siamo arrivati al secondo posto…Entrambe le volte ero in squadra con Davide Sottocornola e una volta con Ducci e la volta prima con Andrea Bruno.

Raccontaci il momento più emozionante che hai vissuto all’Enduro delle Nazioni?
Alex Lupato: Beh per me sicuramente la partenza in gruppo a Sauze….ero in mezzo a dei miti dell’Enduro e sono riuscito a partire a tutta e tenere tutti dietro nella prima parte!!! Ho la foto con alle mie spalle Dan Atherton che non vedo l’ora di fare vedere a mio figlio!.
Andrea Bruno: Senza dubbio il 2011 a Sauze. La nostra squadra era BRUNO-SOTTOCORNOLA-LUPATO. Eravamo i tre italiani più forti del momento e sapevamo di poter fare bene e abbiamo fatto podio come squadra. La mia soddisfazione più grande è stata di centrare anche il podio individuale insieme, e davanti, a mostri sacri del nostro sport. La gara fu vinta da Jerome Clementz, dietro di lui Nicolas Lau e poi io. Fu una gara difficile, prima asciutta, poi bagnata ed ero molto orgoglioso di aver dato un podio al tricolore: eravamo spesso considerati “di seconda categoria” e con quel podio sia individuale che di squadra, eravamo stati in grado di dimostrare che non eravamo da buttare. Di lì in avanti lo avremmo dimostrato in diverse occasioni, proprio noi tre.

Con che spirito affronti una competizione a squadre come il Trofeo?
Davide Sottocornola: Beh lo spirito è sempre quello di dare il massimo, e cercare di fare il meglio per la propria Nazione”.
Alex Lupato: “A dir la verità con parecchia tensione… Prima di tutto perché si rappresenta il proprio paese e devi fare bene anche per i tuoi compagni di squadra. Mi ricordo un anno che alla seconda ps ho rotto il cambio… ho finito la discesa come potevo e ho corso per tutto il trasferimento a piedi per arrivare al C.O. in tempo per riparare ma niente. E’ stato davvero bruttissimo mettere fuori dai giochi i miei compagni.
Andrea Bruno: Lo spirito di squadra sicuramente emerge, ma rimane uno sport individuale. La differenza con una gara individuale sta nel fatto che ti interessi di più riguardo ciò che fanno i tuoi compagni, condividi considerazioni su passaggi, linee e tattica più di quanto non si faccia normalmente e per tutta la gara un occhio è rivolto ai tuoi compagni così da poterli supportare in caso di necessità.

In cosa differisce il Trofeo delle Nazioni dalle altre competizioni di Enduro internazionali?
Andrea Bruno: è una grande festa, la sensazione non è la solita “io contro tutti” ma “noi contro voi”, italiani contro francesi, tedeschi, inglesi e così via… cresce un certo patriottismo e la volontà di figurare bene come squadra, obiettivo per il quale ogni individuo cerca di fare del proprio meglio.
Davide Sottocornola: Sicuramente il modo in cui si affronta la gara è diverso, si deve cercare di non sbagliare troppo, concludere la gara con tutti e tre gli atleti per poter ottenere il maggior punteggio finale che poi decreta la vittoria. Mentre in una competizione internazionale corri per il tuo Team, sei più libero di interpretare la gara.

Qual è il tuo team Italia 2019?
Vittorio Gambirasio: Chi lo sa! ☺
Alex Lupato: bella domanda… spero di esserci io con mio fratello! e il terzo basta che sia simpatico e veloce visto che dobbiamo fare tutta la gara insieme… ahahah
Davide Sottocornola: Ci stiamo mettendo d’accordo in questi giorni, ma penso che correrò con Andrea Bruno e Marco Rodolico due degli atleti assieme a me a crederci subito in questa disciplina. Ora loro per motivi di lavoro/ famiglia hanno abbandonato un po’ le gare, ma ci penso io a tenere botta con i ragazzini…

Secondo te quest’anno al ritorno del TON, dopo 5 anni di EWS in cui sono cresciuti tanti nuovi rider di diverse nazionalità, potrebbe esserci una nazione in grado di fermare il dominio francese? Se sì quale e in quale categoria?
Vittorio Gambirasio: Sicuramente l’Australia negli open maschili, e nelle donne sarà dura batterle…
Alex Lupato: Penso che sarà dura battere i francesi ma come ho detto tutto può succedere… secondo me pero bisogna tenere sotto controllo anche americani, canadesi e i neozelandesi!
Davide Sottocornola: Sono molto forti e con tanti ragazzi giovani, la vedo dura…

Come valuti il format TON 2019?
Vittorio Gambirasio: Non mi fa impazzire la scelta dei team penso spetti a un Ct come in tutte le altre nazionali
Davide Sottocornola: Penso che sia giusto premiare con la “convocazione in nazionale” gli atleti più avanti nel ranking EWS.
Andrea Bruno: Non lo conosco ancora. Penso si parta al via, si debba andare più veloce possibile e vinca chi ci mette meno. Ditemi dove devo scendere!!

Cosa pensi dell’ingresso dell’Unione Ciclistica Internazionale e della assegnazione della speciale maglia UCI al team vincitore, proprio in occasioni dell’Enduro delle Nazioni?
Alex Lupato: Sono contento che sia arrivato l’UCI…. Spero che questo permetta agli atleti di correre tutti sullo stesso livello! Per quanto riguarda la maglia… un sogno!
Davide Sottocornola: Penso che sia cosa giusta, l’Enduro ha bisogno di un format preciso e uguale in tutte le gare, ora mi sembra un po’ tutto confuso, ogni Nazione usa metodi e regolamenti diversi alle gare. Poi con l’avvento dell’Uci finalmente ci saranno controlli antidoping…. Bene anche per l’assegnazione della maglia, un valore aggiunto al nostro sport.

Finale Ligure è la località scelta per il ritorno del TON, cosa ne pensi?
Andrea Bruno: Bella scelta, sicuramente una località che potrà gestire al meglio l’evento e dargli la giusta risonanza. I trail ci sono, la cultura anche, il pubblico non mancherà e sarà una grande festa.
Vittorio Gambirasio: Poco da dire, la capitale europea della MTB: una scelta migliore di questa penso non ci possa essere.
Davide Sottocornola: Penso che finale sia la location giusta per questo tipo di evento, trail fantastici, il posto è amato da tutti gli atleti, e poi l’atmosfera che si respira nei giorni della gara e sempre magica…Io le ho fatte tutte le gare a finale dal 2008 ad oggi…

Cosa ti aspetti dal prossimo Trofeo delle Nazioni? Pronostici?
Vittorio Gambirasio: Sono sempre un’incognita è già capitato che una squadra vincente sulla carta per problemi meccanici o tattici, in uno dei tre atleti, faccia perdere il team. Quindi Forza Italia!
Alex Lupato: Di prenderci parte!!! ahahaha dita incrociate!
Andrea Bruno: Mi aspetto di divertirmi con qualche vecchio amico e poter riprovare l’emozione di scendere con il pubblico che ti urla a bordo pista in un evento internazionale, cosa che mi manca ormai da molti anni. Pronostici non saprei. Per quanto mi riguarda, non andrò forte ma penserò a guidare bene.
Davide Sottocornola: Mi aspetto una grande festa della MTB in generale, e che vinca la migliore…


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